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Arte
Santuario Toshogu
Nikko - Prefettura di Tochigi
Santuario Toshogu
Il santuario Toshogu è il più grande dei santuari dedicati allo shogun Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato Tokugawa. Costruito nel 1617 per volere del nipote, Iemitsu, accoglie le ceneri del grande Tokugawa, in un mausoleo al suo interno, posto sulla montagna.
Il torii in pietra (Ishidorii) introduce al santuario, a sinistra si trova la pagoda a 5 ordini costruita nel 1650, successivamente distrutta da un incendio nel 1815 e ricostruita 4 anni dopo.
La Nio Mon (o Omote Mon) porta all’ingresso dell’area sacra, decorata con colori accesi, in maggioranza rosso e oro, e con ben 82 vistose figure di fiori ed animali, intagliate nel legno e dipinte a tinte vivaci. Una delle decorazione più famose è riportata sulla facciata della costruzione delle scuderie sacre (Shinyosha) e rappresenta il ciclo della vita: infanzia, maturità, maternità e nascita di una nuova vita.Particolare molto caratteristico sono le tre scimmie “non sento, non parlo e non vedo”, simbolo dell'infanzia e della condizione dell’innocenza, in quanto un bambino non dovrebbe sentire il male, dire il male, vedere il male.
Oltrepassando il Karado Torii, un torii in bronzo, il più grande in tutto Giappone, si ci trova dinanzi una maestosa scalinata, dominata dalla Yomeimon, che prende il nome da una delle 12 porte del castello imperiale di Kyoto. Porta costruita nel 1636, orientata a sud, alta poco più di 11 metri, e decorata con oltre 500 sculture di animali mitologici (Reiju), bassorielievi e scene di uomini intenti nelle loro attività quotidiane.Uno dei 12 pilastri della porta risulta invertito (Mayokeno-sakabashira), ossia con le decorazioni sottosopra. Queso non è un errore, ma il pilastro è un amuleto,in quanto l’imperfezione rappresenta la volontà di vivere una lunga vita.
La perfezione, al contrario è considerata come l’inizio del declino.
Ai lati della porta vi sono le statue dei due grandi condottieri cui è dedicato il tempio: a sinistra (ovest) c’è Minamoto Yoritomo, mentre a destra (est) c’è Toyotomi Hideyoshi. Passando attraverso la Yomeimon si giunge dinanzi al Karamon, porta d’ingresso dell’edificio principale (Honsha)., che in epoca Edo poteva essere attraversata solo dai signori feudali e dai samurai di rango più alto e oggi aperta esclusivamente nelle grandi occasioni.
Questa porta è dipinta di bianco e sui pilastri sono scolpiti dei dragoni, nella parte alta sono invece riportate delle figure umane, legate ad una famosa legenda cinese.
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